Metaverso e formazione aziendale: perché usare la realtà virtuale
La formazione dei dipendenti è un tema importantissimo per il successo, l’efficienza e la competitività di un’azienda.
Un programma di formazione aziendale infatti insegna ai dipendenti cosa aspettarsi in un ambiente di lavoro e, soprattutto, come rispondere a qualsiasi problema specifico. Sappiamo però che è sempre più complesso coinvolgere il personale e formarlo in modo corretto. Per questo molte aziende stanno integrando strumenti come la realtà virtuale che, grazie all’uso di un visore, hanno la capacità di immergere l’utente in ambienti simulati, costruiti a tavolino, creando la percezione di vivere un’esperienza quasi reale.
L’immersione data dalla realtà virtuale permette di aumentare il livello di coinvolgimento e di assimilare le informazioni con un’efficacia di 3 volte superiore rispetto a qualsiasi altro strumento multimediale. È provato che l’apprendimento “esperienziale” (il cosiddetto learning by doing) sia un metodo di formazione più performante, rispetto alle tradizionali lezioni frontali o all’e-learning.
Un programma di formazione svolto in realtà virtuale può essere distribuito con semplicità ovunque nel mondo, basta fornire un visore VR (configurabile a distanza) per far vivere ad uno o più dipendenti l'esperienza formativa desiderata e misurare l'apprendimento.
Secondo lo studio The Effectiveness of Virtual Reality Soft Skills Training in the Enterprise di PWC, le persone formate in VR sono 3,75 volte più coinvolte rispetto a chi ha seguito le lezioni in aula e 2,3 volte in più rispetto agli e-learners. La realtà virtuale infatti immerge l'utente in un ambiente simulato capace di creare la percezione di vivere un'esperienza quasi reale.
L'esperienza formativa in VR può essere ripetuta all’infinito, finché il messaggio e le procedure corrette non sono completamente assimilate dall’utente. Questo permette di semplificare e velocizzare l’inserimento di nuove figure in azienda, l'acquisizione di nuove competenze e di velocizzare i processi di produzione interna.
La realtà virtuale è il metodo di apprendimento ideale per formare su come comportarsi in situazioni di difficoltà, che possono mettere a rischio la persona e che per questo non possono essere ricreate nella realtà. La VR permette di ricreare una simulazione realistica, senza che la situazione debba verificarsi realmente. L’ambiente virtuale consente lo sbaglio, permettendo di trasformarlo in apprendimento, andando a ridurre così la probabilità di errore nel mondo reale. E questo è fondamentale quando il costo dell’errore potrebbe essere una vita.
Grazie all'immersione generata dalla realtà virtuale le persone capiscono e ricordano le cose più profondamente quando sono coinvolte le loro emozioni. Secondo lo studio di PWC i dipendenti formati in VR sono il 275% più preparati rispetto a quelli formati con metodi tradizionali.
La formazione in VR può essere svolta in qualsiasi parte del mondo senza la presenza fisica di un formatore. Questo riduce i costi legati allo spostamento di persone o strumenti necessari per l'attività formativa.
Ma integrare questo strumento all'interno dell'azienda richiede tempo e attenzione.
Il limite non è più nel costo dell'hardware, nella sua distribuzione in azienda o nella complessità d'utilizzo; oggi i visori stand-alone costano meno di 500 euro e possono essere gestiti come qualsiasi altro dispositivo mobile aziendale. I grandi players della VR, come Facebook, Google e Sony stanno rendendo le piattaforme di fruizione e diffusione dei contenuti sempre più accessibili e i visori sempre più semplici, pratici e funzionali.
Il limite è nella strategia d'utilizzo e nel riconoscere come la tecnologia, in base alle sue caratteristiche e al suo linguaggio, possa risolvere problemi ed esigenze specifiche di ogni azienda o offrire nuove opportunità.
Il valore che la VR può fornire è evidente e misurabile, ma solo se compresa e utilizzata nel modo corretto.
Un programma di formazione aziendale infatti insegna ai dipendenti cosa aspettarsi in un ambiente di lavoro e, soprattutto, come rispondere a qualsiasi problema specifico. Sappiamo però che è sempre più complesso coinvolgere il personale e formarlo in modo corretto. Per questo molte aziende stanno integrando strumenti come la realtà virtuale che, grazie all’uso di un visore, hanno la capacità di immergere l’utente in ambienti simulati, costruiti a tavolino, creando la percezione di vivere un’esperienza quasi reale.
L’immersione data dalla realtà virtuale permette di aumentare il livello di coinvolgimento e di assimilare le informazioni con un’efficacia di 3 volte superiore rispetto a qualsiasi altro strumento multimediale. È provato che l’apprendimento “esperienziale” (il cosiddetto learning by doing) sia un metodo di formazione più performante, rispetto alle tradizionali lezioni frontali o all’e-learning.
Ma perché usare la realtà virtuale nella formazione aziendale? Ecco 6 motivi:
1. Formazione su larga scala
Un programma di formazione svolto in realtà virtuale può essere distribuito con semplicità ovunque nel mondo, basta fornire un visore VR (configurabile a distanza) per far vivere ad uno o più dipendenti l'esperienza formativa desiderata e misurare l'apprendimento.
2. Maggiore coinvolgimento
Secondo lo studio The Effectiveness of Virtual Reality Soft Skills Training in the Enterprise di PWC, le persone formate in VR sono 3,75 volte più coinvolte rispetto a chi ha seguito le lezioni in aula e 2,3 volte in più rispetto agli e-learners. La realtà virtuale infatti immerge l'utente in un ambiente simulato capace di creare la percezione di vivere un'esperienza quasi reale.
3. Ripetizione infinita dell'esperienza formativa
L'esperienza formativa in VR può essere ripetuta all’infinito, finché il messaggio e le procedure corrette non sono completamente assimilate dall’utente. Questo permette di semplificare e velocizzare l’inserimento di nuove figure in azienda, l'acquisizione di nuove competenze e di velocizzare i processi di produzione interna.
4. Rischio zero
La realtà virtuale è il metodo di apprendimento ideale per formare su come comportarsi in situazioni di difficoltà, che possono mettere a rischio la persona e che per questo non possono essere ricreate nella realtà. La VR permette di ricreare una simulazione realistica, senza che la situazione debba verificarsi realmente. L’ambiente virtuale consente lo sbaglio, permettendo di trasformarlo in apprendimento, andando a ridurre così la probabilità di errore nel mondo reale. E questo è fondamentale quando il costo dell’errore potrebbe essere una vita.
5. Apprendimento profondo
Grazie all'immersione generata dalla realtà virtuale le persone capiscono e ricordano le cose più profondamente quando sono coinvolte le loro emozioni. Secondo lo studio di PWC i dipendenti formati in VR sono il 275% più preparati rispetto a quelli formati con metodi tradizionali.
6. Risparmio di costi e tempi
La formazione in VR può essere svolta in qualsiasi parte del mondo senza la presenza fisica di un formatore. Questo riduce i costi legati allo spostamento di persone o strumenti necessari per l'attività formativa.
Ma integrare questo strumento all'interno dell'azienda richiede tempo e attenzione.
Il limite non è più nel costo dell'hardware, nella sua distribuzione in azienda o nella complessità d'utilizzo; oggi i visori stand-alone costano meno di 500 euro e possono essere gestiti come qualsiasi altro dispositivo mobile aziendale. I grandi players della VR, come Facebook, Google e Sony stanno rendendo le piattaforme di fruizione e diffusione dei contenuti sempre più accessibili e i visori sempre più semplici, pratici e funzionali.
Il limite è nella strategia d'utilizzo e nel riconoscere come la tecnologia, in base alle sue caratteristiche e al suo linguaggio, possa risolvere problemi ed esigenze specifiche di ogni azienda o offrire nuove opportunità.
Il valore che la VR può fornire è evidente e misurabile, ma solo se compresa e utilizzata nel modo corretto.